1° INCONTRO | Martedì 23 maggio
Focus sul tumore della prostata metastatico hormone-sensitive (parte 1)
13.30-14.00Registrazione Partecipanti
14.00-14.30Introduzione agli incontri
Filippo Alongi
Francesco Pierantoni
Alessandro Magli
14.30-15.00Utilizzo degli ARTA in fase ormono-sensibile
15.00-15.20Discussione
15.20-15.50Combinazioni tra ADT-ARTA e chemioterapia, in quali casi?
15.50-16.10Discussione
16.10-16.40Ruolo della radioterapia sul primitivo nei pazienti metastatici all'esordio: indicazioni e limiti
16.40-17.00Discussione
17.00-17.30Radioterapia sul primitivo e ARTA in fase ormono-sensibile, vanno combinati?
17.30-17.50Discussione
17.50-18.10Riassunto evidenze emerse durante l’incontro ed appuntamento al secondo incontro
Filippo Alongi
Francesco Pierantoni
Alessandro Magli
2° INCONTRO | Martedì 6 giugno
Focus sul tumore della prostata metastatico hormone-sensitive (parte 2)
13.30-14.00Registrazione Partecipanti
14.00-14.30Riepilogo primo incontro
Filippo Alongi
Alessandro Magli
Francesco Pierantoni
14.30-15.00Malattia oligometastatica all'esordio, radioterapia su primitivo o anche stereotassi sulle metastasi?
15.00-15.20Discussione
15.20-15.50Malattia oligo-ricorrente, ruolo della radioterapia stereotassica
15.50-16.10Discussione
16.10-16.40Nuove tecniche di imaging, come, quando, come cambiano le definizioni di alto e basso volume
16.40-17.00Discussione
17.00-17.30Gestione degli effetti collaterali nella terapia ormonale di combinazione a lungo termine (aspetti sessuali, salute ossea)
17.30-17.50Discussione
17.50-18.10Riassunto evidenze emerse durante l’incontro ed appuntamento al terzo incontro
Filippo Alongi
Alessandro Magli
Francesco Pierantoni
3° INCONTRO | Martedì 20 giugno
Focus sul tumore della prostata metastatico castration resistant
13.30-14.00Registrazione Partecipanti
14.00-14.30Riepilogo secondo incontro
Filippo Alongi
Alessandro Magli
Francesco Pierantoni
14.30-15.00Ruolo della radioterapia stereotassica nel caso di oligo-progressione in corso di terapia sistemica
15.00-15.20Discussione
15.20-15.50M0 castration resistant mai trattato sul primitivo: ARTA o spazio per radioterapia?
15.50-16.10Discussione
16.10-16.40PARPi, nei BRCA mutati o per tutti?
16.40-17.00Discussione
17.00-17.30Docetaxel, ARTA, Cabazitaxel, PARPi, Lu-PSMA, quale sequenza?
17.30-17.50Discussione
17.50-18.10Riassunto evidenze emerse durante gli incontri
Filippo Alongi
Alessandro Magli
Francesco Pierantoni
Il trattamento del carcinoma prostatico metastatico è in continua evoluzione. Negli ultimi anni nuovi farmaci ad azione ormonale, così come inibitori di PARP e terapie radiometaboliche si sono rese disponibili per il trattamento dei pazienti affetti da questa patologia. Oltre alla disponibilità di nuove terapie, le strategie con cui vengono utilizzate sono cambiate,
portando ad anticipare alla fase ormono-sensibile della malattia trattamenti più intensivi rispetto alla tradizionale terapia androgeno deprivativa (ADT).
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Contemporaneamente il costante progresso tecnologico nel campo della radioterapia ha comportato l'applicazione di questa metodica in setting diversi oltre al trattamento della malattia localizzata. in particolare, la radioterapia ha trovato nuovo spazio nei casi di pazienti con malattia metastatica a basso carico di malattia per il trattamento del primitivo, e nel trattamento della malattia oligometastatica ed oligo-ricorrente.
In questo quadro già di per sé complesso ed in cambiamento molto rapido, si aggiungono le nuove tecniche di imaging (next-generation-imaging) che, rimettendo in discussione i parametri con cui i pazienti vengono selezionati per i diversi trattamenti, aprono nuovi ed inediti scenari.
Occorre quindi ridiscutere alcuni paradigmi, al fine di delineare al meglio il percorso diagnostico terapeutico di questi pazienti.
Per poter conseguire al meglio questo obiettivo si propone una serie di tre incontri, di cui due incentrati sul carcinoma prostatico sensibile agli ormoni ed uno su quello castration-resistant. Le relazioni saranno tenute dai principali esperti di patologia di alcuni centri di riferimento, con l’obiettivo di stimolare i discenti stimolando in loro domande, riflessioni ed interazioni.
I discenti saranno dunque parte attiva, presentando ognuno una relazione su un aspetto fondamentale del trattamento di questa patologia. Dopo ogni relazione seguirà una discussione aperta con i docenti e gli altri partecipanti, al fine poi per ogni giornata di trovare un consensus per ogni principale snodo terapeutico.
I clinici lavoreranno anche offline nel periodo compreso tra i tre incontri, per poter portare aggiornamenti rispetto a quanto discusso in ogni incontro.
Una platea di discenti ristretta permetterà una maggiore interazione durante le discussioni per creare una discussione attiva e partecipata.
Gli incontri saranno seguiti da un medical writer che si occuperà di stilare il rapporto conclusivo che verrà approvato dai Responsabili Scientifici.