08.30-09.00Apertura Segreteria
09.00-09.10Apertura dei lavori
Gianpiero Fasola, Udine
09.10-10.50 I SESSIONE | Lo stato dell’arte
Moderatori: Alessandra Guglielmi, Trieste
Fabio Puglisi, Aviano-Udine
09.10-09.30L’immunoterapia: dal laboratorio al letto del paziente
Giampaolo Bianchini, Milano
09.30-09.50Immunoterapia dei tumori: lo stato dell’arte
Andrea Ardizzoni, Bologna
09.50-10.10La tossicità da immunoterapia: una sfida multi-specialistica
Francesco Grossi, Varese
10.10-10.30Immunoterapia dei tumori: popolazioni speciali
Luigi Lorini, Milano
10.30-10.50Discussione
10.50-11.10Coffee break
11.10-12.10 II SESSIONE | Gestire l’innovazione
Moderatori: Denis Caporale, Udine
Silvia Franceschi, Aviano
11.10-11.40Le ricadute per il sistema sanitario
Gianpiero Fasola, Udine
Gianmauro Numico, Cuneo
11.40-12.10Le implicazioni manageriali tra metodi e contenuti
Valeria Tozzi, Milano
12.10-13.00Tavola Rotonda
Le Direzioni Sanitarie:cosa devono sapere, cosa possono fare
Conduce: Valeria Tozzi, Milano
Partecipano:
CRO/ASFONelso Trua, Aviano
Michele Chittaro, Pordenone
ASUGI/BURLO Andrea Longanesi, Trieste
Paola Toscani, Trieste
ASUFCDavid Turello, Udine
13.00-13.45Light Lunch
13.45-14.50III SESSIONE | La rete delle competenze iper-specialistiche: modelli regionali a confronto
Moderatori: Alessandro Follador, San Daniele-Tolmezzo
Michele Spina, Aviano
13.45-15.05Lombardia
Michele Ghidini, Milano
Alessandro Iaculli, Bergamo
14.05-14.35Friuli-Venezia Giulia
14.05-14.15 ASUGI/BURLO - Stefano Moroso, Trieste
14.15-14.25 CRO/ASFO - Mattia Garutti, Aviano
14.25-14.35 ASUFC - Donatella Iacono, Udine
14.35-14.50Discussione e take-home message
14.50-15.20 IV SESSIONE | Integrazioni inter professionali
Moderatori: Salvatore Bonura, Palmanova-Latisana
Aldo Iop, Gorizia-Monfalcone
14.50-15.05Accessi non programmati: il triage infermieristico
Erica Visintini, Udine
Gianmarco De Rosa, Udine
15.05-15.20Gli eventi avversi: il ruolo del farmacista
Stefano Visintin, Gorizia-Monfalcone
15.20-15.40 V SESSIONE | Le scelte regionali
Moderatori: Gianpiero Fasola, Udine
Valeria Tozzi, Milano
15.20-15.30ARCS - Azienda Regionale per il Coordinamento per la Salute
Joseph Polimeni, Udine
15.30-15.40DCS - Direzione Centrale Salute
Gianna Zamaro, Trieste
15.40-15.50Conclusioni
Riccardo Riccardi, Trieste
L’immunoterapia sta cambiando sostanzialmente le prospettive di cura dei tumori: dopo gli iniziali importanti risultati ottenuti nel melanoma e nei tumori polmonari, questa opzione si è gradualmente estesa ai tumori dell’apparato genito-urinario, gastrointestinale ed ai tumori della mammella.
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Un numero crescente di pazienti utilizza i nuovi immunoterapici: il miglioramento delle possibilità di controllo della malattia, anche avanzata, sta modificando l’epidemiologia e contribuisce all’aumento della prevalenza di pazienti in cura o potenzialmente guariti.
In questo contesto, assumono grande rilievo due aspetti: la gestione delle potenziali tossicità e le ricadute organizzative per il Servizio sanitario.
I farmaci immunoterapici sono generalmente ben tollerati. Tuttavia una quota di pazienti manifesta la comparsa di quadri clinici, legati ad una iperattivazione del sistema immunitario, che interessano pressoché tutti gli organi ed apparati.
Il riconoscimento precoce di queste tossicità richiede spesso il coinvolgimento di diversi specialisti, dal neurologo al reumatologo, dall’endocrinologo al dermatologo, ecc.. La crescente quota di pazienti trattati con l’immunoterapia per un tumore richiede che le conoscenze in merito alle possibili tossicità ed al loro trattamento siano maggiormente diffuse e raggiungano anche i medici di medicina generale e coloro che lavorano nella medicina di emergenza.
Nel contempo, le Strutture di Oncologia ed i Servizi collegati devono rivedere la propria organizzazione per assicurare la gestione di un numero maggiore di sedute di trattamento in una quota crescente di pazienti, dotandosi degli strumenti e delle procedure adeguate per i casi che sviluppano tossicità complesse.
Una condivisione di questi temi tra professionisti di diverse discipline (e che operano in altre aree di intervento del Servizio sanitario) è necessaria, così come un confronto con le Istituzioni di governo della sanità. E’ responsabilità degli oncologi medici, che stanno affrontando gli effetti di questa rivoluzione, favorire la diffusione delle conoscenze tra i professionisti e ricercare le soluzioni affinché le ricadute dell’innovazione siano sostenibili e le potenzialità di cura possano essere disponibili per tutti i pazienti con indicazione appropriata a questi farmaci. Nel corso di questo workshop saranno trattate le principali innovazioni della fase pre-clinica, lo stato dell’arte dei trattamenti nei tumori polmonari, genito urinari, gastrointestinali, nella mammella e nel melanoma, l’approccio ai trattamenti
in specifici sottogruppi di pazienti e la gestione clinica dei casi con riferimento alla corretta gestione della tossicità, finalizzata a massimizzare i benefici potenziali dell’immunoterapia. Saranno inoltre affrontati i temi relativi alle ricadute per il Sistema sanitario di questa sostanziale innovazione della medicina.