14:00-14:10Saluti e introduzione
Leonardo Sechi, Udine
Alberto Zambon, Padova
14:10-16:00I SESSIONE
Moderatori:Cristiana Catena, Udine
Fabio Fiammengo, Gorizia
14:10-14:40Lettura
I nuovi approcci al paziente con dislipidemia: evoluzione o rivoluzione
Introduce: Leonardo Sechi, Udine
Relatore: Alberto Zambon, Padova
14:40-15:10I target lipidici nel paziente diabetico e l’utilizzo delle terapie di associazione
Riccardo Candido, Trieste
15:10-15:30Inerzia clinica e aderenza terapeutica nel paziente dislipidemico
Stefano Celotto, Udine
15:30-15:50Dislipidemia e malattia metabolica epatica
Giorgio Soardo, Udine
15:50-16:10Discussione
16:10-16:40Coffee break
16:30-18:20II SESSIONE
Moderatori:Gianni Biolo, Trieste
Stefano De Carli, Udine
16:40-17:10Lettura
Farmacologia clinica dei nuovi ipolipemizzanti
Introduce: Alessandro Cavarape, Udine
Relaziona: Alberto Corsini, Milano
17:10-17:30Inibitori dei PCSK9: le nuove evidenze
Massimo Imazio, Udine
17:30-17:50Inclisiran: evidenze e impiego clinico
Andrea di Lenarda, Trieste
17:50-18:10Acido bempedoico: evidenze e impiego clinico
Andrea Da Porto, Udine
18:10-18:30Discussione
18:30-19:00Tavola rotonda
Intervengono:
Gianni Biolo
Alessandro Cavarape
Riccardo Candido
Cristiana Catena
Stefano Celotto
Alberto Corsini
Andrea Da Porto
Andrea Di Lenarda
Stefano De Carli
Fabio Fiammengo
Massimo Imazio
Leonardo Sechi
Giorgio Soardo
Alberto Zambon
19:00-19:10Take home messages e chiusura dei lavori
Le dislipidemie e in particolare l'ipercolesterolemia sono tra i maggiori fattori di rischio cardiovascolare modificabili, con un'ampia diffusione nella popolazione generale.
Peraltro, il successo nell'ottenimento di livelli ottimali di trattamento, per quanto riguarda la frazione LDL del colesterolo che rappresenta l'obiettivo primario nell'intervento sulla
dislipidemia, è ancora del tutto insoddisfacente.
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Molti fattori possono darne spiegazione, tra cui la scarsa aderenza alle terapie ipolipemizzanti, il timore di loro effetti collaterali, la scarsa informazione sui livelli che le Linee Guida internazionali indicano come ottimali, la potenzialità di utilizzo di interventi alternativi alla farmacoterapia classica. Di fatto, proprio le Linee Guida ribadiscono l'importanza di portare a target soprattutto i soggetti che presentano un profilo di rischio cardiovascolare elevato, anche col raggiungimento di obiettivi di trattamento molto ambiziosi, secondo il concetto che più l'LDL colesterolo è basso, meglio è.
Le modalità di approccio al trattamento dell'ipercolesterolemia hanno già reso evidente quanto sia importante l'intervento su larga scala con terapie di associazione con i farmaci più tradizionali. Peraltro, negli ultimi anni sono state rese disponibili nuove categorie di farmaci che hanno rappresentato una evoluzione epocale relativamente ai meccanismi di controllo dell'ipercolesterolemia rivoluzionando lo scenario di trattamento del paziente ipercolesterolemico.
Lo scopo prioritario dell'incontro, oltre alla analisi dei dati epidemiologici e delle tematiche pertinenti alla aderenza al trattamento, è quello di focalizzare sull'impiego delle varie opzioni di terapia, distinguendo vari contesti in cui poter inserire l'impiego dei nuovi farmaci ipocolesterolemizzanti in uno scenario razionale.